Ogni Gathering ha un tema che viene poi declinato in sfumature che cambiano ogni giorno.
Il tema per il 2022 è stata la Rigenerazione, esplorata seguendo le tappe della Vision Quest: Wilderness (terra/natura selvaggia), Acceptance (accettazione), Vision (visione) e Action (azione).

Dopo due anni di pausa dovuti alla pandemia, finalmente quest’anno lo European Ecovillage Gathering (Raduno europeo degli ecovillaggi) è nuovamente avvenuto, con grande gioia di chi aspettava da tre anni di poter abbracciare di nuovo amici che sono famiglia, come di chi aspettava di fare esperienza di un tale evento per la prima volta.

L’incontro è avvenuto presso l’ashram Ananda Gaorii, in Danimarca. La scelta del luogo è dipesa innanzitutto dalle restrizioni connesse al covid: gli organizzatori hanno preso in considerazione soltanto i Paesi europei nei quali, all’inizio del processo organizzativo, le restrizioni consentissero un evento di tale tipologia e portata.

Così è stata scelta la Danimarca e il 4-5 luglio rappresentanti di molti ecovillaggi e comunità intenzionali di molti Paesi europei si sono incontrati sull’isola di Copenaghen per riunirsi nella General Assembly (Assemblea Generale) di GEN Europe, la rete europea degli ecovillaggi.

Per CEV hanno partecipato all’assemblea Silvia Pinciroli (come delegata votante), Riccardo De Amici (rappresentante anche per RIVE) ed Eleonora Cosner (quest’ultima alla prima esperienza di Gathering e recente acquisizione della Comunità).

Durante l’assemblea sono state prese decisioni connesse al bilancio, alla strategia e alla visione e sono stati eletti con metodo sociocratico due nuovi membri del Consiglio di GEN Europe (Jake-Jay Lewin, della comunità scozzese di Findhorn, e Teodora Radulescu, rumena ma parte della comunità svizzera di Schloss Garisegg).
La durata in carica dei consiglieri è di tre anni e ne vengono eletti due nuovi ogni anno per garantire continuità ai processi e perché i nuovi siano accompagnati a diventare consiglieri operativi.

Sempre durante l’assemblea ci sono stati momenti di convivialità, connessione e celebrazione che hanno creato il campo necessario perché potessimo sentirci tutti parte di una grande famiglia.

Dopo un giorno di pausa e integrazione, è iniziato il Gathering vero e proprio che si è protratto dal 7 al 10 luglio. Ai rappresentanti di ecovillaggi e comunità già presenti se ne sono aggiunti altri, oltre a persone non residenti in comunità ma con esperienze passate o semplicemente interessate a questo mondo.

Ogni Gathering ha un tema che viene poi declinato in sfumature che cambiano ogni giorno.
Il tema per il 2022 è stata la Rigenerazione, esplorata seguendo le tappe della Vision Quest: Wilderness (terra/natura selvaggia), Acceptance (accettazione), Vision (visione) e Action (azione).
Ogni giorno è iniziato con attività opzionali mattutine (yoga, tuffo nell’oceano, cerimonie native americane, kirtan e meditazione), seguite da un momento in plenaria dedicato alla spiegazione e all’approfondimento del tema del giorno attraverso le parole e pratiche di alcuni keynote speakers (relatori principali). La giornata poi prevedeva molti workshop o panel sia durante la mattina che nel pomeriggio (sviluppati in diversi filoni: dalla terra all’economia, dal cuore degli ecovillaggi allo spazio dei giovani, dalla guarigione alla sessualità consapevole ad altri ancora), uno spazio di condivisione in gruppo, la possibilità di partecipare alle meditazioni offerte dai monaci dell’ashram e attività serali (che hanno spaziato dai film alle cerimonie intorno al fuoco, dalle pratiche di movimento ai dj set).

Temi e attività a cura della Comunità di Etica Vivente

La prima mattina del Gathering, Silvia ha tenuto un workshop per il filone “Heart of Ecovillages” dal titolo “Group Energetics: exploring energies at play in group work through the star model”, nel quale, dopo una breve introduzione sulle 7 energie cosmiche e sul modello a stella, ha invitato i partecipanti a costruire con dei nastri colorati la stella a sei punte e a sperimentare di persona le energie dei 7 raggi. Il workshop è andato molto bene e abbiamo avuto la prova che la stella è potente e funziona anche non conoscendone gli aspetti concettuali.

Il secondo giorno, Eleonora ha tenuto un workshop per il filone di NextGEN (serie di workshop organizzata da Riccardo) dal titolo “Cyclical Living: regeneration embodied”, durante il quale ha introdotto l’esistenza di modelli e ritmi universali che esistono ugualmente nel macrocosmo e nel microcosmo, per poi concentrarsi sul concetto di Ciclicità, offrendo una visione dei Cicli Naturali, della loro Interconnessione, dello schema che informa ogni Ciclo, dell’importanza equa di Luce e Oscurità e condividendo come il vivere ciclicamente sia strumento di rigenerazione interiore (e di conseguenza esteriore). C’è stato molto coinvolgimento da parte dei partecipanti e grazie alle loro domande e condivisioni sono stati toccati temi quali la nostra relazione con la Morte, il Ciclo Mestruale e il riposo. Il workshop si è concluso con una pratica di visualizzazione e con uno strumento pratico per portare la Ciclicità nella vita quotidiana.

Nel pomeriggio del terzo giorno, i rappresentanti dei diversi ecovillaggi sono stati invitati a presentare la propria comunità in occasione di “Meet the ecovillages” (incontra gli ecovillaggi). È stato soprattutto in quel momento che ci siamo accorti di quanto interesse ci sia nei confronti di CEV e anche di quanto la mancanza di un’offerta in inglese possa essere un limite nelle nostre relazioni con i membri di comunità non italiane.

L’ultimo giorno, Riccardo, insieme ad altri giovani, inclusa Luna D’Angelo, ha presentato il movimento giovanile di GEN, che è NextGEN (di cui sia Riccardo che Luna fanno parte). Sono state raccontate la storia del movimento, la struttura, gli obiettivi, i diversi ruoli e i modi per entrare a farne parte.

Sono stati giorni di grande ispirazione, consapevolezza e gioia.
L’Amore è stato presente dappertutto – oltre a essere uno dei fondamenti dell’ashram che ci ha ospitati, visto che il mantra fondamentale dell’Ananda Marga (tradizione da cui nasce l’ashram) è Baba Nam Kevalam, “tutto ciò che esiste è amore”.

Se c’è una cosa che ci portiamo a casa da questa esperienza è che ogni comunità ha molto da insegnare e molto da imparare e che nella relazione e nella rete risiedono ricchezza e possibilità di evoluzione, poiché è nel gruppo ed è nella rete che si ha accesso alla biodiversità umana: nel primo è portata dagli individui, nella seconda dalle comunità, ma il principio rimane lo stesso.
Con lo scambio (di idee, di sentimenti, di buone pratiche) e con l’unione di intenti possiamo contribuire ancora di più all’evoluzione della coscienza.

Eleonora