Di questi numeri si servono gli architetti non confusamente e alla mescolata, ma in modo che corrispondano e consentano da ogni banda all’armonia L.B.Alberti

Giugno 1970: Fiorenza scopre che porta il nome antico di Firenze, la “fiorente”.

Lo scopre trascorrendovi una settimana preparando l’esame di maturità al Liceo Artistico. Giornate intense trascorse con Maria, l’amica di studi, da mattina presto a sera, quando tornano all’Ostello della Gioventù in via Santa Monaca, con i  piedi distrutti dal troppo cammino, dopo gli Uffizi, i Boboli, Santa Maria del Fiore e il Battistero, il Duomo e la Cappella de’Pazzi, Santa Maria Novella, Beato Angelico, Botticelli, il Masaccio, San Lorenzo, la Cappella Medicea, Michelangelo…, stanchezza, si, ma con gli occhi incantati pieni di Bellezza.

Un ricordo indelebile, in quegli anni formativi, che aggiunge alla meraviglia la consapevolezza del proprio ignorare, desiderio di impararare scoprendo ciò che a scuola non ci insegneranno, la legge dei cicli che culmina nelle massime espressioni del genio umano, per poi decadere fino al punto piu basso di ogni civiltà.

Quando nasce il Rinascimento?

Ci hanno insegnato che si fonda sul pensiero umanistico del XIV secolo, ma non che riprende la cultura Egizia e Greco/Romana, riscoprendo l’ermetismo e la filosofia platonica e neoplatonica. L’homo universalis di Nicolò Cusano e Pico della Mirandola evoca Dio come supremo Architetto e perfetto Artigiano, divenendo ricettacolo della sua Grazia, agendo sul mondo e le forze della natura, utilizzando conoscenza in armonia  con le forze celesti.

Ci hanno insegnato che dopo quasi 1000 anni di Medio Evo – l’oscurantista età di mezzo, il buio tempo dopo la caduta dell’Impero Romano di Occidente in cui si protrae la “perdita” della grande civiltà che ha tracciato l’Europa di strade, città, bonifiche, creando un sistema politico e organizzativo possente, regolandolo con codici e leggi il cui impianto tuttora rimane – improvvisamente nasce a Firenze l’Umanesimo, che presto, attraverso l’espressione delle Arti, diviene il Rinascimento.

Il Medio Evo termina, secondo molti, dopo la massima diffusione della peste nera in Europa alla meta’ del XIV secolo. Dante (morto esattamente 800 anni fa) ha gia’ scritto la Divina Commedia in cui celebra la sua città, già rinascente, Fiorenza e il viaggio della coscienza umana dalle prove al ricongiungimento con l’Anima-Beatrice.

Ma i semi del nuovo sono stati gettati, sempre in Italia, altri 800 anni prima, quando nasce alla pendici dei Monti Sibillini, nell’ombrosa Umbria, Benedetto da Norcia, l’iniziatore delle moderne comunità spirituali, ispirate da “Ora et Labora” le due semplici regole che ricongiungono la vita materiale alla vita spirituale, in gruppo, riaprendo la strada all’importanza ispirativa del principio femminile rappresentato da Santa  Scolastica. Francesco e Chiara seguiranno 5 secoli dopo.

I Maestri costruttori di cattedrali percorrono l’Europa innalzando con la loro scienza occulta i più arditi templi mai eretti in Europa, segnandone I chakra.

E mentre pare che la civiltà umana – come l’avevamo conosciuta – scompaia, la natura riprende il possesso e l’Europa si ricopre nuovamente di grandi foreste.

Infine, nel 1425, annunciato da oltre un secolo di fermenti di idee nuove, compare un raggio, una manifestazione di Luce e Intelligenza, e segna il ritorno del terzo raggio sul pianeta. Un nuovo Pensiero.

Nei 100 anni a cavallo di questa Luce, nasce il Rinascimento, attraverso una nuova concezione dell’Uomo che si collega all’Universo e quindi alle grandi leggi di natura, al suo compito come creatore di Armonia e Sintesi tra Arte, Scienza e Religione.

Prima del 1425, nascono Cosimo de’ Medici, l’iniziatore della dinastia medicea, e I due grandi architetti che danno forma alla nuova Luce in armoniche matematiche esoteriche proporzioni, Brunelleschi e Alberti. E Nicolò Cusano, il grande filosofo della “Dotta Ignoranza”, che ridà vita alla “coincidentia oppositorum”, rivelazione ricevuta nel 1437.

Firenze diventa un irresistibile centro di attrazione della nuova visione, non solo chiamando a bottega i “creativi”, ma magnetizzando l’incarnazione ed espressione di nuove idee, pensieri e forme artistiche sperimentali, appoggiate dai grandi mecenati.

I filosofi Marsilio Ficino e Pico della Mirandola danno vita al nuovo pensiero che si connette all’antica saggezza, Botticelli, Raffaello, Michelangelo, sostenuti da Lorenzo il Magnifico lo esprimono in nuove forme.

Luce e Armonia danno vita ad espressioni dal valore eterno, opere di pietra, di sacre proporzioni, di colore, di suono che continuano a vibrare al cuore umano.

Il 4 marzo 1436 la cupola del Brunelleschi a Santa Maria del Fiore, la prima ardita e innovativa cupola dopo il Pantheon – tuttora la piu grande cupola non in cemento  armato al mondo – viene inaugurata con il Nuper Rosarum Flores, mottetto espressamente composto da Guillame Dufey, costruito dal compositore con le proporzioni dimensionali della cupola, i rapporti 6:4:2:3, ricorrenti nella cattedrale.

Aritmetica, Geometria, Musica, 3 delle 4 Arti Liberali del Quadrivium, si manifestano nell’ Architettura, che le incarna nello spazio.

L’Armonia si ascolta con il cuore.

All’inizio del ‘500 la Luce cresce e si espande, illuminando e includendo le rivoluzionarie visioni eliocentriche di Copernico, che nel frattempo si e’ format in italia.

Mentre le correnti artistiche del Rinascimento italiano stanno esaurendo il loro genio nell’incipit del “manierismo”, nasce nel 1542 nell’attuale Pakistan colui che sara’ noto come Akbar il Grande, futuro Gran Moghul dell’Hindustan, creatore della nuova citta’ di Fathepur Sikri ad Agra, la capitale di una nuova cultura che include tutte le religioni, le filosofie e le arti.

Il Rinascimento si espande come un’onda, questa volta da Ovest a Est, e lentamente, da lì, si ritira, gettando i semi di un Rinascimento Planetario, che – crediamo – sta per iniziare, e che dopo il terzo raggio, porterà in manifestazione il quarto, quello di Armonia tramite Conflitto, che la storia ciclica ci dice, inizierà tra poco, nel 2025

di Fiorenza Bortolotti

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