Un fulmine a ciel sereno, definirei così il Raduno RIVE – Rete Italiana Villaggi Ecologici. Ho scelto l’espressione fulmine a ciel sereno perché questo raduno lo è stato, in tutti i sensi!

Il raduno estivo RIVE nasce come occasione di incontro tra i vari progetti di diversa natura che fanno parte della rete RIVE, come ecovillaggi, co-housing e comunità intenzionali che hanno a cuore la sostenibilità. Allo stesso tempo vuole offrire l’occasione di avvicinarsi e conoscere meglio questo tipo di realtà presenti sul territorio italiano a coloro che vogliono farlo.

Quest’anno ero tra i partecipanti e mi trovavo lì durante il pre-campo come volontaria per aiutare negli ultimi preparativi necessari per ospitare i presenti. Da un momento all’altro sono arrivati vento forte e nuvoloni, cosa che non ha permesso l’allestimento dei tendoni ed ha inizialmente peggiorato l’umore generale – anche perché solo alcune settimane prima una tempesta di grandine aveva squarciato il tendone principale, rendendolo inutilizzabile.

Fulmini e saette sono un presagio? Il meteo sembrava volesse metterci alla prova per vedere se saremmo riusciti a realizzare l’evento. C’era tensione, accresciuta dal fatto che nei tre anni precedenti il Raduno estivo era stato annullato per varie ragioni. Ma era una tensione mista alla voglia di fare, alla voglia di superare le difficoltà che la situazione ci poneva, al voler reagire e reinventarsi in condizioni inaspettate. Tant’è che il gruppo tecnico è riuscito a trovare una soluzione.

È stato un evento che ha richiesto e mosso tante energie, perciò lo definisco un fulmine a ciel sereno.

Le energie così messe in moto sono state poste in gioco durante il raduno, in cui sono stati affrontati temi caldi quali: i punti di forza e i punti critici degli ecovillaggi, cosa porta le persone a vivere in luoghi “non comuni”, le criticità e le sfide che comporta, il dolore di dover abbandonare il proprio progetto e le sconfitte di chi non è riuscito a portarlo a compimento, come si instaurano i rapporti con il territorio circostante e il mondo esterno, in che misura trovare un collegamento con le istituzioni, la sostenibilità, la pace, i migranti.

Questi macro temi erano affrontati in cerchi in plenaria, coordinati da facilitatori esperti tramite strumenti come il fishbowl (1) o il Processwork (2).

Mi ha affascinato il fatto che le persone si sentissero libere di parlare senza che nessuno dovesse intervenire con consigli, giudizi o parole di compassione. Invece ho percepito molta comprensione, ascolto attivo e la libertà di poter essere se stessi.

È stata determinante la riflessione portata durante una delle attività da un ragazzo che vive in un ecovillaggio, il quale ha affermato: Noi non vogliamo cambiare il mondo, ma piuttosto ispirare anche solo una persona su una visione diversa da ciò normalmente siamo portati a vivere”.

Durante il raduno si sono svolti laboratori su argomenti che spaziavano dall’autoproduzione e autosostentamento alla comunicazione non violenta, dai metodi decisionali del consenso e dell’assenso ai primi passi per creare una Comunità, come il metodo del CLIPS.

Eravamo circondati dalla natura selvaggia dell’appennino emiliano: ci ospitava l’ecovillaggio Progetto Meraki, un centro educativo-formativo che ha l’intento di mettere insieme esperienze, interessi, sogni di chi ha a cuore la relazione tra le persone, l’ambiente e le comunità locali. Nell’area del raduno c’erano anche aree dedicate ai bambini, ai giovani, alla cura per se stessi e gli altri, e allo staff di volontarie e volontari.

Nella veste di volontaria, ho notato che veniva usata la parola valoro al posto di lavoro; quando ho visto uno dei post sui social network, ho pensato d’istinto che avessero sbagliato, ma ho capito durante il raduno che era una parola scelta: nell’ambiente della RIVE si trasmette la filosofia del fare le cose aggiungendo valore, con l’intenzione di portare amore, cura e dedizione. È esattamente ciò che facciamo all’interno della CEV con la parola servizio, perciò le parole cambiano ma il senso rimane lo stesso.

Altrettanto importante è stato incontrare dal vivo persone che fino ad allora avevo visto solo online. Mi riferisco al team del gruppo internazionale, con il quale ho iniziato ad incontrarmi con l’intento di realizzare progetti europei di cui i soci della Rete possono usufruire. Come è stato per me, così anche tutti gli altri membri dei gruppi di lavoro hanno avuto occasione di incontrarsi, conoscersi meglio e anche scambiarsi abbracci, cosa impossibile da dietro uno schermo.Arrivati all’ultimo giorno, siamo giunti ad un momento di sintesi, così in gruppi di 5-6 persone sono stati condivisi i momenti sfidanti e come li abbiamo superati, i momenti wow e perché li abbiamo vissuti come tali.

Il messaggio che ho raccolto da un terreno così ricco, per me è: il cambiamento è possibile!

Ecco quello che hanno colto alcuni amici presenti con me all’evento:

È stato bello trovare una famiglia che spera e agisce per il futuro, all’interno della quale la diversità è una ricchezza e tutti sono le/i benvenute/i. – Caterina Campi

Interagire con una varietà di persone così ampia mi ha dato molta energia: c’erano giovani, meno giovani e famiglie con bambini. Notare che abbiamo desideri, motivazioni e problematiche simili è stato molto bello: vedere persone simili a me nel loro processo mi ha dato molta speranza. – Francesco Cagnola

Per me il raduno è stato una bolla di rigenerazione, fatta del campo di apertura e amore che abbiamo co-creato, della cura delle persone e delle relazioni, della possibilità di essere se stesse/i senza giudizio, di un’umanità accomunata dagli stessi valori, della possibilità di guarigione che nasce dall’essere accolte/i con la propria luce e le proprie ferite. – Eleonora Cosner

Da mamma di un bimbo piccolo ho molto apprezzato l’impegno dedicato ai bimbi: l’area gioco era fantastica e anche le attività pensate per loro! Ho potuto rilassarmi e seguire tutte le attività e mio figlio ha potuto avere un meraviglioso approccio con una situazione abbastanza selvaggia e molto poco “comoda”. – Emanuela Stefani

SITI A CUI FAR RIFERIMENTO:

Rete Italiana Villaggi Ecologici – https://ecovillaggi.it/

Process Work – https://www.processworkitalia.com/

CLIPS – https://clips.gen-europe.org/

Articolo a cura di Rosalinda Malsegna