Questa affermazione degli insegnamenti dell’Agni Yoga ci dà un’idea della portata del principio della gerarchia. In questo breve commento ispirato agli insegnamenti dell’Agni Yoga, Joleen DuBois, presidente della White Mountain Education Association, ci offre alcuno scorci attraverso cui possiamo considerare il nostro rapporto con “l’idea di gerarchia” e il suo posto nella nostra coscienza.

L’idea di Gerarchia è un concetto cosmico, una legge universale. Tutto il Cosmo esiste, è nutrito e sorretto unicamente da questo principio. Nell’Universo ogni forma ha alla base un nucleo, e ogni centro che lotta vive mediante il principio gerarchico. Il Cosmo agisce tramite l’attrazione verso il centro del potere stabilito. In verità, nel Cosmo, il principio inferiore è subordinato al superiore; quale sarebbe altrimenti la base dell’evoluzione?”

Lettere di Helena Roerich I, 10 ottobre 1934

Questo pensiero seme dice: “…il principio inferiore è subordinato al superiore”. Ciò suggerisce che mentre saliamo la scala dell’evoluzione, ogni gradino della scala conduce all’Altissimo. Ogni grado dipende dai gradi precedenti e si estende ai gradi superiori. Un livello riceve dall’alto e passa al basso, ricevendo potenziali superiori e trasmettendoli ai livelli inferiori. Man mano che si sale sulla scala, si fornisce energia più potente a chi è più in basso.

Possiamo trarre conforto dal processo organizzato di avanzamento, rendendoci conto che questo processo è una legge cosmica basata sull’idea di Gerarchia. L’intera catena evolutiva avanza insieme secondo la legge cosmica della Gerarchia. È la legge del futuro, della speranza, dell’impegno e della sintesi. Quando ci rendiamo conto che siamo nella corrente della Legge della Gerarchia, il tempo non sarà più sprecato. 

“…il Cosmo agisce tramite l’attrazione verso il centro del potere stabilito.” Una volta che una persona accetta di essere nella catena, nella scala dell’evoluzione (la scala di Giacobbe), vive una vita responsabile per ricevere dall’anello superiore e trasmettere all’anello inferiore l’essenza più pura di ciò che riceve. La Legge della Gerarchia entra nella nostra anima e ci riconduce verso l’oceano aperto della coscienza Divina. Anche la Gerarchia nel suo insieme è progressiva perché i suoi membri rispondono ai cicli zodiacali, ai cicli solari, ai cicli di Shambhala e ai cicli evolutivi umani. I Maestri seguono l’orologio cosmico e cercano le opportunità per aiutarci.

Il pensiero seme dice anche: “Nell’Universo ogni forma ha alla base un nucleo, e ogni centro che lotta vive mediante il principio gerarchico”. Un Maestro può essere considerato il nucleo di un gruppo; un Maestro può aiutare a costruire nuovi gruppi e nuove organizzazioni se si trovano persone che stanno al passo con la Gerarchia. I Maestri possono anche distogliere la loro attenzione se il gruppo è sulla via della disintegrazione, proprio come distolgono la loro attenzione dalle chiese e da altre organizzazioni ma anche dalle religioni perché il cambiamento è la cosa più difficile per la religione.

Il cuore, precisamente, è l’anello che congiunge i mondi, ed è l’unico che sa rispondere al cuore del Maestro e alla Gerarchia intera. Si può essere ciechi e sordi, ma il cuore è il miglior sostituto, ed è capace di esprimere l’essenza in modo anche più sottile. Gerarchia 219

Ci viene detto che Cristo, avendo raggiunto un tale stato di apertura del cuore, poteva guarire le persone con il Suo tocco e con i Suoi pensieri. Era in grado di stabilire un contatto con il Cuore Cosmico. È lo stato dei cuori in tutto il mondo che condiziona gli eventi internazionali e i turbamenti planetari o porta grande armonia, salute e cultura. Sappiamo che questo pianeta è protetto da grandi Cuori. Il raggruppamento di questi Cuori è chiamato la Gerarchia del pianeta. È questo Centro la fonte di tutti i raggi curativi per i nostri disturbi fisici, emotivi e mentali, nonché per i disturbi, i disordini o le malattie globali. Ecco perché ci viene detto di contattare non solo il nostro cuore ma anche il Cuore Planetario per guarire, illuminare e trasformare il nostro essere.

Il cuore del discepolo deve essere aperto e sincronizzato con i centri superiori e i sensi sottili per rispondere al cuore del Signore e della Gerarchia. Il discepolo dovrebbe sforzarsi di costruire le parti superiori dell’Antahkarana dall’Atmico e dal Monadico al Divino. Il discepolo deve sviluppare coraggio e forza per restare in contatto con le Vite Superiori e trasmettere le proprie impressioni a coloro che servono. Il discepolo deve prepararsi a poter ricevere messaggi telepatici dal Maestro attraverso il cuore. Se il discepolo non è attento, concentrato e pronto nel suo cuore, è possibile che la comunicazione non lo aiuti.

Joleen DuBois