Oggi esistono numerose Società Roerich con nomi diversi, in varie nazioni; creare un’unità tra queste è un grande obiettivo, la cui realizzazione può sancire la fusione di qualità diverse, insite in diverse culture.

 

Quando ancora i coniugi Roerich erano attivi, alcune discepole iniziavano la diffusione della loro opera , in particolare nelle due Americhe. Ricorderò tra le prime Sina Fosdick, Katherine Campbell e Frances Grant. Allo stesso tempo, in Lettonia, il poeta Richard Rudzitis fonda la Latvian Roerich Society, e in seguito vengono create le Roerich Societies degli altri due Stati Baltici. Il 10 ottobre 1937 viene inaugurato il Museo Roerich di Riga. In quella occasione, Roberto Assagioli, il fondatore della Psicosintesi, invia dall’Italia una lettera di sostegno all’arte e a tutta l’opera ispirata dei Roerich, e riceve un caloroso ringraziamento da parte di Nikolaj.

In seguito, dopo la morte dei genitori, saranno Yurij e Svetoslav a continuare la diffusione della  loro opera. In particolare, Yurij riesce a rientrare in Russia all’inizio degli anni ’60, dopo l’apertura creata dal governo di Nikita Krusciov. Nikolaj e Elena non vi erano riusciti.

Grazie a queste prime iniziative, la loro opera artistica e letteraria comincia a diffondersi in modo crescente in vari punti del pianeta. Il gruppo Corona Mundi di Ginevra ha promosso la traduzione dei libri dell’Agni Yoga in molte lingue, tra cui l’italiano per mano di Enzio Savoini, una traduzione esemplare.

Oggi esistono numerose Società Roerich con nomi diversi, in varie nazioni, ma non vi è alcuna organizzazione che crei una rete vitale di collegamenti tra esse. Vi è stata anzi fino ad alcuni anni fa una notevole conflittualità tra alcune di queste società, appartenenti in particolare tra Russia e USA. Le domande che viene da porsi sono: come mai due russi hanno raccolto l’Insegnamento dell’Agni Yoga? Come mai sono stati costretti a lasciare la Russia? Perché hanno iniziato a ricevere l’Insegnamento a Londra e poi a New York? Inoltre, come mai Nikolaj e Elena si sono trasferiti in India, sull’Himalaya, e lì hanno continuato a operare per un trentennio?

Sono tutte domande a cui si può dare al momento una risposta importante, anche se non è l’unica possibile. Il loro pellegrinaggio di vita rappresenta un filo sottile di collegamento tra Oriente e Occidente: un compito che spetta proprio alla Russia, non solo per la sua posizione geografica, ma soprattutto per un mandato superiore.

Creare questa unità è un grande obiettivo, la cui realizzazione può sancire la fusione di qualità diverse, insite in diverse culture: una ricchezza che può essere condivisa, al di là delle barriere create dagli uomini. L’Insegnamento dell’Agni Yoga porta questo Nuovo Mondo, un mondo di unità e pacifica condivisione di diverse culture. Nikolaj Roerich ha scritto: “Dove vi è cultura, vi è pace. Dove vi è pace, vi è cultura”. Vogliamo concentrare il nostro impegno verso questo obiettivo.

Giuseppe Campanella

 

 

Vedi anche: I cento anni dell’Agni Yoga (1) e (2)


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