I Figli del Sole sono tanti, molti più che 8.000.000…

In una famiglia ciò che fa sì che i figli si sentano fratelli è l’avere dei genitori in comune: infatti tutti loro fanno riferimento alla stessa madre e allo stesso padre. Provengono perciò dallo da due esseri della stessa natura, che forniscono a tutti ciò che serve loro per vivere e per crescere.

Allo stesso modo noi esseri umani siamo tutti figli di questo nostro Pianeta Terra, che ci accoglie e che provvede a noi; quando riusciamo a prenderne atto, si sviluppa, in modo naturale, il senso di essere parte di un’unica umanità.

Anche la Terra nel suo insieme ha dei padri e delle madri che si occupano di lei e che cercano di orientarla e di sospingerla verso delle mète evolutive: sono le nostre Guide e i nostri Maestri, i Saggi di tutti i tempi e di tutte le culture.

Quando cominciamo a riconoscerli dentro di noi e a percepire che sono esseri reali a cui possiamo fare riferimento, e quando ci rendiamo conto che in molti altri, esattamente come noi, guardano a loro come fonte di insegnamento e di ispirazione, allora nasce nel nostro cuore un’esperienza di fratellanza che è perfino più autentica e più profonda di quella vissuta con i fratelli di sangue.

Insomma, ogni volta che più esseri umani si riconoscono in un punto di origine in comune, nella condivisione di una fonte di vita e di crescita, il senso di fratellanza si fa più saldo e più consapevole. E’ una vera e propria “scala di fratellanza” che si estende verso l’infinito.

Ma allora che dire del Sole? Esso è talmente vivo e presente in ogni nostra giornata che nemmeno ci accorgiamo che c’è per quanto è scontato, se non per il fatto che spesso, quando non lo vediamo, ci conviene uscire di casa con l’ombrello. Eppure lui è lì a prendersi cura di noi, a consentirci di vivere, a scaldarci e a nutrirci: è forse la presenza più stabile e certa nel corso della nostra intera vita.

Poiché splende proprio lì, nel pezzo di cielo sopra le nostre teste, ci abituiamo a sentirlo come nostro, un po’ come i bambini della leggenda raccontata in un libro per l’infanzia, che cantavano a squarciagola “Il sole è nostro!” *

Solo alcuni giorni fa, stimolata a riflettere sul Sole grazie all’approssimarsi del prossimo Convegno, mi è improvvisamente venuto in mente un pensiero tanto vero quanto ovvio e perfino banale: che il Sole non è nostro, ma che lo condividiamo con tanti fratelli e sorelle che non vivono sul nostro Pianeta!

Di certo ho visto mille volte lo schema ben disegnato del sistema solare, con i suoi pianeti e pianetini distribuiti ognuno lungo la propria orbita e tutti in un costante movimento rotatorio intorno al Sole; ragion per cui il concetto mentale mi era ben chiaro.

Ma questa volta il pensiero è arrivato da un’altra parte del mio essere: non basato sul sapere, ma sul sentire che una miriade di altri esseri, oltre a noi umani, guarda al Sole esattamente come noi. Lui è un Genitore anche per loro, anche a loro dà Vita e Amore, proprio come a noi. Li ho sentiti dentro tutti questi esseri, li ho sentiti fratelli perché siamo tutti figli di un unico Genitore, nonostante i nostri corpi siano probabilmente molto diversi, così come lo stile delle nostre vite.

Nella mia coscienza si sono formate le parole Fratelli Solari, Famiglia Solare, Comunità Solare, Cooperazione Solare, Alleanza Solare, mentre sentivo di espandermi per poter contenere tutto questo insieme.

Sono affiorate le domande: chi sono? Da dove vengo? A cosa appartengo? Dove colloco il mio confine? Fino a dove posso sperimentare la Vita?

Con queste domande aperte mi accosto al nostro Convegno, certa che lì, insieme a tutti voi, qualche scintilla di luce verrà a toccare i nostri cuori uniti e protesi verso il Sole.

di Marina Bernardi