Vado a fare Servizio!

Quando dico questa frase a qualche amico/amica che non conosce la Comunità e la sua dimensione, solitamente vengo guardata in modo strano, e sicuramente mi chiedono “cosa vai a fare? ahh si volontariato!” E invece no dico io, non è volontariato, o meglio lo è perché è volontario ci mancherebbe, ma non è volontariato nell’accezione più conosciuta. Perché Servizio è un aiuto sì, ma non per alleviare una situazione di disagio, bensì per collaborare alla costruzione del nuovo!

Questa è la sensazione che ne ho io ogni volta che lo faccio. Certo all’inizio c’era l’ansia del compito, il fare bene le cose che avevo incarico di fare, ma poi, con il passare del tempo, quando il compito ha raggiunto quel necessario livello di automatismo per spostarsi in secondo piano, ebbene, poi quello che è emerso è la sensazione di stare cooperando a qualcosa di Grande (si ci metto anche la G Maiuscola). Oltre al fatto, non dimentichiamolo, che è un’occasione per usufruire di formazione gratuita da tutte quelle persone che incontri mentre sei li che accudisci un gruppo preparando colazioni e apparecchiando tavoli o pelando patate e carote!

L’esperienza del Servizio – mi dicevano – accelera l’espansione della Coscienza! Bohhhh pensavo io, sarà, vabbè proviamo e… sì quella frase poco per volta è divenuta più reale, perché in effetti accade poco per volta che comprendi di più e ti senti più parte del Tutto e il Tutto ti compenetra attraverso piccole azioni quotidiane.

L’esperienza del Servizio accelera la propria crescita in coscienza semplicemente perché, per dirla in sintesi, ti porta a spostare l’attenzione da te stesso e dai tuoi bisogni, agli altri e ai loro bisogni. Ti fa uscire dal tuo piccolo mondo e ti fa entrare nell’Universo e, spesso, in un solo balzo!

Dopo un week-end di Servizio, pur avendo “corso” tutto il tempo, non torno a casa stanca, ma anzi con una riserva di energia maggiore, come se avessi fatto il pieno per i giorni a seguire.

Chiara Damilano