Domande e Risposte con Roberto Assagioli

Le Domande e Risposte con RA sono tratte dagli appunti di una conferenza sulla Natura e Pratica della Meditazione tenuta dal Dott. Roberto Assagioli a un incontro internazionale del Gruppo di Meditazione Creativa.

1. Cos’è la meditazione?

Attualmente il termine ‘meditazione’ è usato in vari modi e ha diversi significati, il più frequente dei quali è quello di meditazione riflessiva, ossia di pensiero concentrato su di un dato argomento; ciò viene chiamato anche meditazione su di una ‘idea seme’ o ‘pensiero seme’. Riflettere in modo focalizzato su di un argomento o idea seme comprende (a) la sua definizione, (b) lo sviluppo e l’esplorazione dell’idea o dell’argomento tramite delle domande, (c) l’esplorazione delle sue connessioni e interconnessioni, (d) le sue applicazioni. Attraverso la pratica della meditazione riflessiva è sorprendente vedere quanti aspetti e implicazioni riusciamo a scoprire perfino riguardo a un argomento che ritenevamo di conoscere molto bene.
Alla meditazione riflessiva segue la fase o lo stadio della Meditazione Contemplativa. Quando con l’attività della nostra mente non troviamo più nient’altro su di un dato argomento, sospendiamo il pensiero e semplicemente teniamo l’argomento al centro della nostra coscienza, in atteggiamento d’attesa quieta e silenziosa. Per aiutarci a mantenere la coscienza focalizzata, possiamo ripeterci lentamente la parola o le parole che definiscono l’argomento. Talvolta non accade nulla, ma altre volte nel campo di coscienza “fa – per così dire – la sua irruzione” qualcosa di nuovo e di inaspettato. Talora è qualcosa di vivido e con un significato più profondo di quello che eravamo riusciti a raggiungere nello stadio precedente, il che può essere considerata una comprensione intuitiva.

La Meditazione Ricettiva è simile, ma non identica, alla precedente. Mentre nella meditazione contemplativa cerchiamo per così dire di guardare dentro di noi o verso l’alto con l’occhio della mente, la meditazione ricettiva è più affine all’“ascolto” con l’orecchio interiore e, quando ha successo, fa sì che riceviamo delle ispirazioni.
In entrambi questi tipi di meditazione dobbiamo adoperarci molto per restare vigili con la mente e l’attenzione, alimentando la consapevolezza di un’aspettativa e perciò rifuggendo da una condizione passiva e trasognata.
La Meditazione Creativa ha vari stadi che sono spiegati e trattati dettagliatamente nel primo volume del corrispondente Corso Introduttivo alla Meditazione Creativa.

[fonte: Opuscolo “Gruppo di Meditazione Creativa – Un’altra eredità di Roberto Assagioli” a cura di Sundial House Group. Traduzione dall’inglese: Comunità di Etica Vivente – 2015]