Quando si parla dell’era veniente scintilla la costellazione dell’Acquario.

È la direzione dello spazio da cui sempre più la luce solare giunge alla Terra all’equinozio primaverile (dell’emisfero boreale), imprimendo così il suo influsso su ogni nascita e sviluppo. È la luce nuova che irrorerà i campi dell’evoluzione per i prossimi 2160 anni.

Mentre “vede” il Sole ardere tra i raggi dell’Acquario, la Terra è immersa nelle acque spaziali del Leone, suo opposto polare.

L’asse zodiacale è una corda tesa tra due infinitudini, ove il segno del Sole è l’origine e il polo maschile o spirituale, mentre il segno ove si trova la Terra è il polo femminile, la Madre che dà sembianza planetaria al Cristo solare.

Il loro agire congiunto emette il suono che echeggia per tutta l’epoca con infinite armoniche. Ad ogni equinozio, lungo quel canale di comunione Terra-Sole, unico e bipolare, i germogli delle idee sistemiche precipitano istantanei e il nostro pianeta li manifesta ciclicamente in fiore e frutto, con ritmica progressione, in adempimento al piano sistemico.

 

Abbagliati dal polo acceso dal Sole, quello femminile rimane in ombra, inosservato, mancando così di evocare senso e ispirazione. Eppure è da lì che la madre Terra attinge la sostanza necessaria a rivestire di forma le idee solari: non c’è Acquario senza Leone; non può essere il Cristo senza la Madre che lo manifesta.

Il segno femminile dell’era si manifesta come donna: la Madre del Cristo nell’era trascorsa dei Pesci era Virgo – suo opposto polare – la Vergine Maria che ha dato nascita sul piano fisico allo Spirito immortale. L’insegnamento esoterico ci parla di altre due donne, evidentemente da riferire alle ere passate, che hanno manifestato l’aspetto cristico sul piano mentale (Eva) e astrale (Iside). Si insegna che queste tre incarnazioni simboleggiano la Personalità tramite la quale il Cristo deve esprimersi, personalità che giunge “a perfezione in Leo, segno della coscienza individuale compiuta”. In altre parole, utilizzando una chiara analogia, il nostro Logos, dopo catene di sviluppi ha integrato la Personalità, che ora diventa il veicolo dell’anima. È un altro modo per dire la verità nota sulla Sua iniziazione, il Suo farsi un Pianeta sacro e il cambio radicale di frequenza che ne segue, con il “Giorno del giudizio” e la purificazione del fuoco.

Lo scopo di questo breve articolo era solo di accendere l’attenzione sul polo da cui emana la luce scura della Sostanza – gravida ora della nuova manifestazione dello Spirito – per trarne visione e ispirazione: il Figlio si riconosce dalla Madre.

Faville già si affollano: il motto esoterico di Leo, segno di fuoco – “Io sono quello e quello sono io”; il mondo dell’anima o dei giusti rapporti; l’apertura al cosmo; l’epoca della donna, l’elettrone o polarità negativa che lega e unifica; la croce fissa e il mistero della sfinge. Luci che si accendono nella coscienza e fanno ardere la propria fiamma, che infine si compone in un’unica immagine.

Nel cuore del Leone brilla Regolo, che significa piccolo re ma anche misura: il cuore è il sovrano e il canone, il fuoco che apre i cancelli dell’Infinito. Lo Spazio, la Grande Madre comincia a sollevare il velo con cui da lunghe età ha coperto il suo volto.